Yves Saint Laurent et ses chiens: il genio, l’uomo, i suoi compagni a quattro zampe
- Redazione

- 5 ott
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 14 ott

Un genio ribelle e indomabile, il couturier che ha riscritto i codici dell’eleganza, l’uomo che ha trasformato il desiderio femminile in silhouette da capogiro: Yves Saint Laurent.
Dietro il mito? Un cuore che pulsava per i suoi cani, compagni silenziosi e muse ispiratrici.
“Je suis, comme on dit, un homme à chiens”, diceva Yves Saint Laurent a proposito del suo rapporto con gli amati compagni a quattro zampe.
Costantemente presenti nella sua vita personale e artistica fin dall'infanzia, i cani hanno sempre avuto un ruolo importante per il couturier. Che non solo inventò il primo smoking da donna, ma che rivoluzionò l’dea elitaria del Prêt-à-porter con un’impronta personalissima, innovativa e ancora attuale.
Yves Saint Laurent e i suoi cani
Bouledogue Francesi erano parte integrante della famiglia e lo accompagnavano sempre nella sua vita quotidiana, persino negli eventi mondani, tanto che negli anni sono stati ritratti in opere d'arte e negli oggetti della sua casa.
La mostra “Yves Saint Laurent et ses chiens”, inaugurata lo scorso 25 settembre al Musée Yves Saint Laurent di Marrakech, e curata da Martin Bethenod, è un viaggio tra immagini inedite e private, ritratti e rari cimeli che raccontano come i celebri Moujik (questo era il nome che Yves aveva scelto per tutti loro) non erano semplici animali da compagnia, ma parte del suo universo creativo e affettivo.
Un genio. Un mito inimitabile. Ma, prima di tutto, un uomo con i suoi cani.
Un visionario della moda, sì.
Un mito intramontabile, certo.
Ma, prima di tutto, un uomo con i suoi cani.
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